Grazie. Curioso come una parolina tanto corta e semplice possa essere così potente. Soprattutto se il tuo obiettivo è essere più felice, direi che è il momento che tu prenda seriamente in considerazione la gratitudine. Parliamone un momento, ti va?
Grazie? Ma se va tutto male!?
Ci sono tanti momenti in cui tutto vorresti, tranne che ringraziare. Anzi, a dirla proprio tutta sei più orientata verso le imprecazioni! E va bene così. Arrabbiarsi, essere insofferenti, sentirsi frustrate… sono tutte emozioni che fanno parte dell’essere umano. Non vanno mai ignorate. Tuttavia, dopo aver dato loro un po’ di spazio ed espressione, è meglio lasciarle andare e riportare il tuo stato d’animo verso la felicità.
Uno degli strumenti per riuscire a farlo è la gratitudine. Anche se non ne hai voglia, agire con gratitudine può renderti grata. So che la vita è difficile, che a volte sono necessarie rinunce e sacrifici: ma puoi scegliere attivamente di praticare la gratitudine e aumentare la tua felicità.
Solo fuffa da motivatori?
Non è la solita banalità trita e ritrita dal mondo dell’auto-miglioramento. In uno studio del 2003, i ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in tre gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di elencare settimanalmente le cose di cui erano grati. Al secondo gruppo è stato chiesto di elencare i fastidi; al terzo eventi neutri. Dieci settimane dopo, il primo gruppo godeva di una soddisfazione di vita maggiore rispetto agli altri, si sentiva meglio fisicamente, era più ottimista e di umore migliore. Anche altri studi hanno mostrato lo stesso schema e portano alla stessa conclusione: coloro che coltivano la gratitudine compiono un passo significativo verso la loro felicità.
Come è possibile? Una spiegazione è che mostrarsi felice, indipendentemente dai sentimenti, convince il cervello a elaborare emozioni positive. La gratitudine in particolare stimola l’ipotalamo (parte fondamentale del cervello che regola lo stress) e l’area tegmentale ventrale (parte del nostro “circuito di ricompensa” che produce la sensazione di piacere).
È scienza, ma è anche buon senso: scegliere di concentrarsi sulle cose buone ti fa sentire meglio che concentrarti su cose cattive. Fare uno sforzo consapevole per mostrare gratitudine in ogni singolo giorno della tua vita ti consente di adottare una mentalità di abbondanza e fiducia invece che di scarsità e paura. Questo, a sua volta, ti mette nelle migliori condizioni per decidere lucidamente e valutare con chiarezza le situazioni che affronti.
Rendi la gratitudine una routine, indipendentemente da come ti senti
Ci sono tanti modi per coltivare la gratitudine e inserirla nelle tue giornate. Sono strategie concrete e facili da adottare, proprio come piace a me. Ne vediamo alcune?
- Inizia con la gratitudine interiore, cioè la pratica di ringraziare in privato. Il modo più semplice è il diario. Prenditi 5 minuti ogni sera e scrivi 3 cose della tua giornata per cui sei grata. Oppure ascolta la Meditazione di Gioia. È una pratica che fa parte di Basta Poco, il mio percorso online che ti accompagna per 10 giorni alla scoperta di quelle abitudini che ti rendono più felice e serena.
- Poi passa alla gratitudine esterna. Adotta l’abitudine di esprimere sistematicamente gratitudine nelle interazioni con i tuoi cari e con i colleghi e amici. A me piace inviare ogni mattina un breve messaggio a un paio di persone ringraziandole per quello che fanno. Così inizi bene tu la giornata e la fai iniziare bene anche a loro! Bello vero?
- Il terzo passaggio è essere grata per le cose inutili. È relativamente facile essere grati per le parti più importanti della vita come un matrimonio felice, bambini sani o un buon lavoro. Ma le persone veramente felici trovano il modo di rendere grazie anche per le piccole cose: l’azzurro del cielo, le striature del tuo gatto, l’odore di autunno nell’aria, il frammento di una canzone che ti ricorda quando eri una ragazzina…
Se ogni giorno ti chiedi: “Per cosa posso essere grata oggi?” sono sicura che troverai sempre un motivo valido per dire GRAZIE. Tipo essere viva, ad esempio. Provi e poi mi fai sapere come va?
