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I 7 tipi di riposo essenziali per una caregiver

21 Ott, 2023 | Benessere, caregiver

Oggi ti porto a scoprire i 7 tipi di riposo essenziali per una caregiver: si tratta di una semplice guida per prevenire il burnout, mantenere l’equilibrio e imparare come prenderti cura di te stessa mentre supporti il tuo genitore anziano. Sei pronta?

Sappiamo bene che essere una caregiver è una responsabilità impegnativa che richiede attenzione costante e cura per l’anziano che seguiamo. Tuttavia, come ti ricordo spesso, per essere in grado di prenderci cura degli altri nel modo migliore, è necessario anche e soprattutto prenderci cura di noi stesse. Ecco quindi i 7 tipi di riposo di cui come caregiver hai bisogno per ricaricare le tue energie e prevenire il burnout.

1. Riposo fisico 

Il riposo fisico è forse l’aspetto a cui pensiamo più facilmente quando accusiamo la stanchezza e la pesantezza dovute alla cura. Esistono un riposo passivo e un risposo attivo. Il riposo passivo comprende il sonno e i pisolini, con preferibilmente almeno 8 ore di riposo coricandosi entro le 23. Il riposo attivo invece coinvolge il rilassamento muscolare attraverso esercizi di stretching, sessioni di yoga, pilates, massaggi e tecniche di rilassamento profondo come lo yoga nidra. L’ho già detto e lo ripeto: investire tempo nella cura del proprio corpo è fondamentale per poter continuare a prendersi cura degli altri.

2. Riposo mentale 

Dopo aver aiutato il corpo a rilassarsi, è importante occuparsi della mente. Tenere un diario per annotare pensieri e emozioni, fare delle pause durante la giornata per liberare la mente, meditare e praticare esercizi di respirazione sono tutti metodi efficaci per il riposo mentale di una caregiver (di tutti, anzi). Mantenere la mente chiara e rilassata è essenziale per affrontare le responsabilità di cura in modo efficace.

3. Riposo sensoriale 

Oggi siamo costantemente sottoposti a stimoli sensoriali intensi, come le notifiche dei vari dispositivi, l’illuminazione continua, la musica di sottofondo, il rumore del traffico ecc. È vitale imparare a staccare la spina da questi stimoli per un po’ di tempo ogni giorno, anche solo per qualche minuto. Per farlo puoi utilizzare funzioni del tuo telefono come la modalità “Riposo” per filtrare le notifiche in base alle necessità personali. Puoi anche creare momenti “intenzionali” di deprivazione sensoriale. Come? Semplicemente chiudendo gli occhi per un minuto più volte al giorno e creando così delle piccole pause rigeneranti.

4. Riposo creativo 

Il riposo creativo ti permette di godere delle bellezze della vita ed è cruciale per rinnovare il tuo spirito. Guardare un film, visitare un museo, ammirare un tramonto o ascoltare musica sono tutti modi per ispirarti e migliorare il tuo umore. Immergerti nella bellezza o nell’arte ti offre una pausa necessaria dalla routine di cura. Ti invito a fare una lista di tutte le attività che ti danno piacere e gioia e a farne qualcuna ogni giorno, anche se solo per pochi minuti.

5. Riposo emotivo 

Il riposo emotivo implica fare di sé stessi una priorità. Questo è forse l’aspetto più arduo per una caregiver: mettere da parte le opinioni e le aspettative degli altri e ascoltare i tuoi bisogni è fondamentale, ma può essere anche complicato e generare sensi di colpa. Tuttavia, puoi iniziare gradualmente ad esempio rifiutando inviti che non desideri realmente accettare, esprimendo liberamente le tue opinioni e facendo ciò che ti rende felice il più spesso possibile, indipendentemente da cosa possono pensare gli altri.

6. Riposo sociale 

Il riposo sociale coinvolge la consapevolezza delle interazioni con gli altri. Riconoscere quali relazioni apportano benefici e quali possono essere energivore è un passo importante. Scelte con cura, le interazioni sociali diventano più gratificanti e significative, contribuendo a un equilibrio sano.

7. Riposo spirituale 

Il riposo spirituale si basa sulla ricerca di un significato più profondo. Se senti che ciò che fai non ha un significato, questo può portarti al burnout. Ogni essere umano ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa di più grande e di sapere che il proprio contributo è riconosciuto come prezioso dagli altri. Trova modi per sentirti connessa con i tuoi valori e i tuoi desideri, sia nel tuo lavoro che nella tua attività di cura. Prova a farti queste domande:

  • quali sono i miei valori, cioè quelle cose in cui credo profondamente e sulle quali non sono disposta a transigere?
  • in quale modo ciò che faccio ogni giorno rispecchia ciò in cui credo più profondamente?
  • come posso applicare concretamente i miei valori nelle mie azioni quotidiane?

So che molto probabilmente non hai scelto di diventare una caregiver e che lo percepisci come un peso, un dovere da adempiere. Tuttavia, trovare un significato più ampio nel caregiving ti aiuta enormemente a ridurre gli effetti negativi che prendersi cura di un genitore anziano può generare.

In conclusione, dedicare attenzione a tutti e sette questi aspetti del riposo ti aiuta a mantenere un equilibrio sano, evitare il burnout e continuare a fornire il supporto di cui gli altri hanno bisogno. Prendersi cura di te stessa è fondamentale per essere una caregiver efficace e amorevole.

Se ritieni che questo articolo possa essere utile ai caregiver che conosci, condividilo con loro. Insieme possiamo aiutare chi si prende cura degli altri a mantenere un equilibrio sano e prevenire il burnout. Anche la condivisione è cura.

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